PARODONTITE E TRATTAMENTO LASER

PARODONTITE E TRATTAMENTO LASER
Il termine “laser” è un acronimo inglese di Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation (“amplificazione di luce attraverso emissione stimolata di radiazione”).
Il laser è la tecnologia che meglio rappresenta il nostro secolo.
Come ben sapete lettori CD, DVD, Blu-ray, gli scanner delle casse dei supermercati, funzionano grazie a questa tecnologia.
Il laser emette luce altamente concentrata e canalizzata in un raggio rettilineo che è possibile dirigere attraverso il manipolo dello strumento.
Attualmente in campo medico la tecnologia laser si utilizza: in Oculistica (si pensi al trattamento delle patologie a carico ella retina), in chirurgia, dermatologia, in Odontoiatria.
I laser in Odontoiatria si differenziano per il tipo di lunghezza d’onda emessa.
Sulla base di tale distinzione, abbiamo laser capaci di intervenire nei tessuti come l’osso e lo smalto (tessuti duri) ed altri laser, invece, specifici per i tessuti molli.
Attualmente il tipo di laser più diffuso per la cura della parodontite è al Neodimio YAG (Nd:YAG).
Il laser a Diodi è un’ altro tipo di laser molto diffuso: questo può essere utilizzato anche in altri campi della odontoiatria, come ad esempio chirurgia orale, endodonzia, etc.
In passato, il trattamento delle forme più gravi di parodontite, prima dell’avvento del laser, era quasi esclusivamente chirurgico, trattamento decisamente cruento e invasivo con decorsi postoperatori molto pesanti.
Con il laser abbiamo un valido ausilio nel trattamento della terapia parodontale
PIORREA E TRATTAMENTO LASER
Attualmente questo trattamento presenta una serie di vantaggi che sono stati comprovati e documentati.
Nel nostro studio a Capoterra (CAGLIARI) applichiamo protocolli odontoiatrici standardizzati.
In generale i principali vantaggi nell’utilizzo del laser nel trattamento della piorrea sono:
- Assenza di sanguinamento gengivale;
- Rigenerazione dei tessuti del parodonto (osso alveolare e legamento parodontale);
- La rapida chiusura spontanea delle tasche gengivali;
- Riduzione della mobilità dentale;
- Nella maggior parte dei casi non necessita di anestesia locale;
- Eliminazione dei tessuti necrotici senza danneggiare le gengive.
- Aumentata stabilità dei denti.